Monthly Archives: Aprile 2016

Presidio #OccupyMcDonalds a Ferrara

La campagna #OccupyMcDonalds, creata da Earth Riot, torna a Ferrara.

In seguito alla vincita, da parte di una scuola di Ferrara, di una gara a punti indetta da McDonald’s, Antispecisti/e Liberatari/e Ferrara ha pubblicato l’inchiesta “Educazione al consumismo”, e vi invita a partecipare al presidio che si terrà sabato 30 aprile, dalle ore 16, in Piazza Trento e Trieste, per denunciare, ancora una volta, i crimini (inquinamento, deforestazione, landgrabbing, fame nel mondo, sfruttamento e uccisione di animali, sfruttamento dei lavoratori e del lavoro minorile) commessi dalla multinazionale simbolo del consumismo e del capitalismo, e da varie aziende che collaborano con essa.

Alle operazioni di pulizia dell’immagine e greenwashing rispondiamo con l’informazione pulita.

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L’inchiesta “Educazione al consumismo” è consultabile qui: https://antispecistilibertariferrara.noblogs.org/post/2016/03/22/educazione-al-consumismo-prima-parte/

Il sito della campagna #OccupyMcDonalds: http://occupymcdonalds.earthriot.org/

Ulteriori informazioni su McDonald’s e i suoi complici: http://earthriot.altervista.org/mcdonalds.html

IMPORTANTE: le altre realtà promotrici della campagna rifiutano e condannano ogni forma di fascismo, discriminazione e violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica. Invitiamo quindi chi porta avanti idee e atteggiamenti di questo tipo a desistere dal partecipare.


La coscienza si addormenta… contando le pecore

La coscienza si addormenta… contando le pecore pdf

 

Dal 31 marzo è presente a Ferrara un gregge di circa 800 pecore e capre, il numero di animali è variabile perché, come ammesso dallo stesso Massimo Freddi, pastore di transumanza, “ne nascono in continuazione”[1].

Il gregge, attraverso un accordo con il Comune di Ferrara, resterà nella zona del sottomura tra via Bacchelli, via Gramicia e via Caldirolo fino a maggio, con la funzione di tosaerba, affinché l’amministrazione possa risparmiare sugli sfalci e il pastore sull’alimentazione degli animali[2].

Pecore e agnelli attraversano Corso Porta Mare - foto di Patrizio Benini

Pecore e agnelli attraversano Corso Porta Mare – foto di Patrizio Benini

L’accordo tra il pastore della Val Trompia (BS) e il Comune di Ferrara è stato reso possibile dall’intervento di Roberto e Alessandra Poletti, proprietari dell’azienda agricola e fattoria didattica “Il Pascoletto” di Gavello di Bondeno[3]. Inoltre, in collaborazione con l’Associazione Fattorie Didattiche e con il Centro Idea (un centro d’informazione e documentazione sull’educazione ambientale e lo sviluppo sostenibile), puntano ad organizzare “momenti formativi” con alcune classi delle scuole elementari, medie e superiori, affinché possano partecipare ad attività quali la tosatura degli animali[4, 5].

Fattoria didattica Azienda Agricola Biologica Pascoletto a Gavello di Bondeno Ferrara Fattorie Didattiche.biz

Ma, in questa esaltazione della riduzione delle spese pubbliche e dell’inquinamento, e dell’immagine delle pecore “libere” al pascolo, ci sfugge qualcosa: quelle pecore e quelle capre NON sono libere. Quegli animali sono di fatto destinati al macello, come dimostrano anche i segni colorati sui LORO corpi che, nella tradizione del pascolo vagante, contraddistinguono gli animali che devono essere venduti[6].

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Pecore e agnelli nel sottomura di via Bacchelli – 9/4/16 – foto di Antispecist* Libertar* Ferrara

Eppure questo particolare sembra non interessare a nessuno, neanche al movimento animalista che, a quanto pare, si accontenta (e in alcuni casi addirittura gioisce postando con entusiasmo foto sui social networks) di sapere che le pecore si trovano su un prato (spesso contenute con recinzioni, anche elettriche, e sotto il controllo dei cani e del pastore) piuttosto che in una stalla.

Ancora una volta troppi si fanno ingannare dall’illusione del benessere animale, della carne felice, degli animali (relativamente) liberi, ma comunque destinati a una fine atroce al mattatoio.

Non può esistere alcun tipo di allevamento “etico”, né di sfruttamento “buono”. Perché, in fin dei conti, di questo si tratta: di una forma di sfruttamento che, da un punto di vista antispecista, non può essere eticamente accettabile, anche se sicuramente fa comodo a molti: al pastore, all’amministrazione comunale, alle aziende agricole che si fanno pubblicità promuovendo questo tipo di iniziative anche nell’ambito delle scuole e, a volte, anche alle multinazionali. Infatti il caso di pecore usate come tosaerba ha avuto un precedente nel 2011 a Cassinetta di Biandronno (VA) attraverso una collaborazione tra Coldiretti e Whirlpool, multinazionale degli elettrodomestici[7].

Ritornando al caso di Ferrara, l’amministrazione ha fatto sapere che le pecore “tosaerba” potrebbero tornare a settembre per il secondo sfalcio. Un singolo sfalcio costerebbe tra i 3.500 e i 4.000 euro, quindi in un anno il Comune risparmierebbe circa 8.000 euro[8]. Mentre la Coldiretti informa che in Emilia Romagna le pecore e le capre che potrebbero essere impiegate come tosaerba sono 60.000 e ricorda che in Emilia Romagna pecore e capre valgono circa 5 milioni di euro di indotto[9].

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Pecore e agnelli nel sottomura di via Bacchelli – 9/4/16 – foto di Antispecist* Libertar* Ferrara

 Ma c’è anche un’altra questione che fino a pochi giorni fa non era stata svelata all’opinione pubblica: il pastore Massimo Freddi è stato multato a fine dicembre nel suo passaggio a Bondeno (FE) per irregolarità nell’esecuzione del test della brucellosi, dovute anche all’adozione di diverse normative nelle varie regioni. A metà gennaio a Ravalle il test della brucellosi è stato eseguito su tutto il gregge, come previsto dalla normativa applicata dalla Regione Emilia Romagna[10]. Al di là della regolarizzazione degli animali, e dell’autorizzazione della Asl, fa uno strano effetto la battuta del pastore: “La multa la pagheranno le pecore, io i soldi non li ho”. Le pecore pagheranno con la propria vita la scelte di alcuni animali umani di nutrirsi di altri esseri senzienti e di altri, come Freddi, di fare dello sfruttamento animale il proprio mestiere.

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Piccolo agnellino, eri immobile e distante dal resto del gregge, ho pensato che fossi morto. Ma quando mi sono avvicinata per farti le foto hai alzato la testa e hai belato. Comunque so che il tuo destino è già stato deciso. E, anche se non ci sono parole per esprimere questo dolore, questo articolo è dedicato a te.

Riferimenti:

  1. Scappo nella città: la vita, l’amore, le pecore http://www.listonemag.it/2016/04/01/scappo-nella-citta-la-vita-lamore-le-pecore/
  2. Nel sottomura erba ideale per le mie 800 pecore e niente zecche http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/04/01/news/nel-sottomura-erba-ideale-per-le-mie-800-pecore-e-niente-zecche-1.13220316
  3. Un gregge di pecore diventa “tosaerba” per il Sottomura http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/03/22/news/un-gregge-di-pecore-diventa-tosaerba-per-il-sottomura-1.13172123
  4. Giardinaggio nel sottomura, il Comune assume capre e pecore http://www.estense.com/?p=537899
  5. Le pecore nel sottomura il 31 marzo http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/03/26/news/le-pecore-nel-sottomura-il-31-marzo-1.13193662
  6. Questa sì, questa no – Storie di pascolo vagante https://pascolovagante.wordpress.com/2008/04/29/questa-si-questa-no/
  7. A Varese assunte in fabbrica 1.200 pecore. Come tosaerba biologico http://magazine.quotidiano.net/ecquo/ecquo/2011/05/07/a-varese-assunte-in-fabbrica-1-200-pecore-come-tosaerba-biologico/
  8. Pecore giardiniere https://www.facebook.com/GeoRai3/posts/851610284965058
  9. Ferrara come Parigi, le pecore tra Sottomura e la Senna http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/04/01/news/ferrara-come-parigi-le-pecore-tra-sottomura-e-la-senna-1.13221167
  10. Il pastore del gregge: «La multa la pagheranno le pecore, io i soldi non li ho» http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/04/11/news/il-pastore-del-gregge-multato-la-pagheranno-le-pecore-io-i-soldi-non-li-ho-1.13278134?ref=fbfnf